Cos’è l’autenticazione 3D Secure e come funziona?
Data di pubblicazione: 17.09.2025
Ultimo aggiornamento: 17.09.2025
Con la diffusione dello shopping online, il rischio di frode digitale a livello globale è cresciuto in modo significativo. Per limitare i casi, banche e circuiti di pagamento hanno cercato soluzioni in grado di garantire pagamenti online sicuri. Una delle tecnologie più efficaci sviluppate in questo ambito è l’autenticazione 3D Secure, basata sul principio dell’autenticazione a due fattori.
Il tema è particolarmente attuale in Italia, dove l’e-commerce ha superato i 58,8 miliardi di euro nel 2024. Questo ha reso prioritario proteggere ogni transazione digitale anche nel Bel Paese.
Se stai pensando di creare un e-commerce o vuoi semplicemente capire meglio come funziona questo protocollo di sicurezza. questa guida è per te. Vedremo cos’è il 3D Secure e perché è importante per la sicurezza delle transazioni. Inoltre, scopriremo quali vantaggi offre sia al titolare della carta che al commerciante.
TABLE OF CONTENTS
- Cos’è il 3D Secure?
- Come funziona il 3D Secure?
- Vantaggi della tecnologia 3D Secure
- Limiti e sfide del 3D Secure
- Conformità normativa e standard del 3D Secure in Italia
- Best practice per ottimizzare l’implementazione del 3D Secure
- Miti e false credenze sul 3D Secure
- Tendenze future dell’autenticazione 3D Secure
- Come può myPOS aiutarti a implementare la protezione 3D Secure?
Cos’è il 3D Secure?
Il 3D Secure (3DS) è un protocollo di sicurezza introdotto nel 1999 per ridurre il rischio di frode nei pagamenti online. Il termine “3D” fa riferimento a tre domini, che collaborano per creare un ambiente sicuro per i pagamenti digitali.
Le tre parti coinvolte nel protocollo 3Ds sono:
- La banca emittente;
- Il circuito della carta;
- Il sistema dell’esercente.
Con la prima versione del protocollo, nota come 3DS1, il processo e i regolamenti sui pagamenti digitali erano semplici ma poco intuitivi.
Il cliente, ogni volta che voleva fare un pagamento online, inseriva il numero della carta sul sito del commerciante. Subito dopo, compariva un pop-up dedicato alla verifica dell’identità, nel quale il cliente doveva inserire un codice ricevuto via SMS. Solo così la transazione poteva essere confermata.
Questo metodo di autenticazione rappresentava un valido sistema di protezione. Tuttavia, i feedback raccolti indicavano un peggioramento dell’esperienza d’acquisto. Molti utenti, infatti, pensavano che il pop-up fosse un tentativo di phishing.
Circa dieci anni dopo, in Europa e in altre regioni del mondo, il protocollo ha ricevuto un importante upgrade. Nasce così il 3DS2, basato sulla distinzione tra transazioni a basso rischio e operazioni ad alto rischio.
Con l’introduzione di questi nuovi protocolli di pagamento, le transazioni a basso rischio seguono un flusso rapido e senza interruzioni, noto come frictionless flow. Le transazioni ad alto rischio, invece, richiedono una verifica aggiuntiva, chiamata challenge flow.
In questi casi, il cliente deve inserire alcuni dati che solo lui può conoscere, così da completare la verifica dell’identità. La conferma dell’acquisto, ad esempio, può avvenire tramite password, domande di sicurezza o altre forme di autenticazione a due fattori.
In passato, i circuiti di pagamento hanno adottato il protocollo 3D Secure con nomi differenti. Visa lo chiama Visa Secure, Mastercard lo presenta come Mastercard SecureCode, mentre American Express lo propone come SafeKey.
Come funziona il 3D Secure?
Ora che sai cos’è il 3D Secure, cerchiamo di capire meglio come funziona. Quando un cliente vuole completare un acquisto online, va al checkout e inserisce il numero della carta.
A questo punto entrano in gioco più soggetti: la banca emittente, l’acquirer del commerciante e i circuiti come Visa o Mastercard, che analizzano la transazione. Come abbiamo anticipato, se l’operazione viene classificata come a basso rischio, il pagamento viene approvato automaticamente.
Se invece la transazione viene giudicata ad alto rischio, viene richiesta una verifica aggiuntiva. In questo caso, il cliente deve dimostrare di essere il vero titolare della carta. La conferma dell’acquisto può avvenire in diversi modi, come PIN, codice 3D Secure via SMS, autenticazione biometrica o altri sistemi.
Vantaggi della tecnologia 3D Secure
Oltre all’esperienza d’acquisto più fluida e alla maggiore sicurezza nei pagamenti ad alto rischio, il 3D Secure presenta importanti vantaggi.
Tra i benefici principali della tecnologia 3D Secure sono:
- Fornisce più dati per valutare meglio il rischio di frode e garantire pagamenti online sicuri.
- Ottimizza l’esperienza del cliente grazie a flussi di autenticazione diversi, come il frictionless flow e il challenge flow.
- Diminuisce le responsabilità dell’esercente. Nei rimborsi legati a transazioni con 3D Secure, infatti, è la banca emittente a gestire direttamente il chargeback.
- Si integra facilmente nell’esperienza d’acquisto, aumentando la fiducia del cliente grazie all’autenticazione a due fattori.
- Permette ai commercianti di offrire più metodi di pagamento, diminuendo il tasso di abbandono del carrello.
Possiamo sintetizzare il ruolo del 3D Secure come uno strumento chiave per rafforzare la fiducia tra esercenti, banche e consumatori, creando un ecosistema più sicuro e affidabile per ricevere pagamenti online.
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Limiti e sfide del 3D Secure
Naturalmente, anche la tecnologia 3D Secure attuale presenta alcune sfide da considerare.
Tra le principali limitazioni del 3DS troviamo:
- L’uso di password lunghe e statiche che il cliente può dimenticare facilmente.
- La possibilità che l’account sia collegato a un vecchio numero di telefono non più attivo.
- Perdite economiche per i commercianti a causa di queste inefficienze.
- Non tutte le banche emittenti partecipano al programma, anche se i chargeback restano limitati.
- Possibili rifiuti ingiustificati di transazioni legittime, con conseguenti costi per i commercianti.
Queste sfide hanno una conseguenza diretta: l’abbandono dei carrelli durante gli acquisti online. A livello globale, nel 2025, il tasso medio di carrelli abbandonati si attesta ancora intorno al 70%. In Italia il fenomeno è ancora più evidente. Sono ancora molti gli acquirenti, infatti, che abbandonano il carrello principalmente a causa di errori e inefficienze legate al 3D Secure.
Conformità normativa e standard del 3D Secure in Italia
In Europa, la Direttiva sui Servizi di Pagamento (PSD2) ha introdotto negli anni nuove regole per garantire pagamenti online sicuri. Tra queste, l’Autenticazione Forte del Cliente (SCA) è considerata una delle disposizioni più importanti e rigorose.
Il protocollo 3D Secure aiuta esercenti e istituti finanziari ad allinearsi ai requisiti di SCA previsti dalla direttiva PSD2.
La SCA, infatti, richiede la verifica dell’identità del cliente attraverso almeno due criteri tra:
- Conoscenza (knowledge), cioè qualche elemento che solo il cliente sa, come un PIN, una password o la risposta a una domanda di sicurezza.
- Possesso (possession), quindi qualcosa che appartiene solo al cliente, come la carta, il telefono, un token o un dispositivo indossabile.
- Inerenza (inherence), che riguarda caratteristiche biometriche uniche del cliente, come l’impronta digitale, il riconoscimento facciale, la voce o la scansione dell’iride.
Dopo vari rinvii rispetto alla scadenza iniziale del 14 settembre 2019, la Strong Customer Authentication è diventata effettivamente operativa in Italia dal 31 dicembre 2020. Nell’inizio di 2021, inoltre, è stata prevista una fase di transizione per agevolare l’adeguamento degli operatori.
Best practice per ottimizzare l’implementazione del 3D Secure
Integrare efficacemente la tecnologia 3D Secure nel processo di checkout richiede alcune accortezze. Seguendo le best practice del settore, è però possibile ridurre il rischio di truffe e migliorare l’esperienza del cliente.
Ecco alcune raccomandazioni utili per usare il 3D Secure in modo sicuro:
- Spiega ai tuoi clienti che il protocollo di sicurezza 3D Secure non è una minaccia, ma un sistema di protezione contro le frodi.
- Crea una sezione FAQ chiara e dettagliata, che spieghi il funzionamento e i vantaggi della protezione 3D Secure.
- Inserisci messaggi nel checkout che evidenzino i benefici della verifica dell’identità e un livello più elevato di sicurezza garantito per le tue transazioni.
- Ricorda ai clienti che l’autenticazione a due fattori è gratuita. Inoltre, sottolinea come sia fondamentale per proteggere il loro conto corrente, la loro carta di credito o di debito, anche se è una carta di debito virtuale.
- Avvisa che aggiornare la pagina o cambiare finestra durante il processo può interrompere la conferma dell’acquisto.
- Valuta attentamente quando applicare il codice 3D Secure. In alcuni casi, infatti, l’impatto sul tasso di conversione può superare i benefici in termini di sicurezza delle transazioni. Considera con attenzione Paese, valuta e valore dell’acquisto.
- Apri l’autenticazione su una nuova pagina o inseriscila direttamente nel checkout. Quest’ultima opzione è preferita dagli utenti perché evita il reindirizzamento al sito della banca emittente.
Il tema dell’autenticazione dei pagamenti è particolarmente importante in Italia. La maggior parte degli acquisti online, infatti, avviene da smartphone. Una cattiva ottimizzazione del processo di autenticazione 3D Secure può quindi incidere negativamente sull’esperienza utente.
Per questo motivo, come commerciante è fondamentale puntare su soluzioni mobile-friendly e strumenti conformi alla PSD2. Inoltre, inserendo messaggi chiari durante il checkout, è possibile ridurre ulteriormente eventuali errori o difficoltà, favorendo il completamento delle transazioni.
Miti e false credenze sul 3D Secure
Integrare il 3D Secure nel processo di checkout è oggi fondamentale per garantire pagamenti online sicuri. Tuttavia, esistono ancora diversi miti e false credenze che meritano di essere chiariti.
Il primo riguarda la convinzione che il protocollo di sicurezza sia utile solo per le transazioni considerate ad alto rischio. In realtà, la tecnologia 3D Secure è progettata per proteggere ogni tipo di pagamento e per ridurre le frodi in qualsiasi contesto.
Un altro mito diffuso tra i commercianti è che tutta la responsabilità dei chargeback ricada automaticamente sulla banca emittente. In verità, la ripartizione delle responsabilità dipende da più fattori, inclusa la corretta applicazione delle regole previste dai nuovi protocolli di pagamento.
Infine, alcuni pensano che la sola protezione 3D Secure sia sufficiente a prevenire le frodi. Sebbene il sistema di protezione offra un livello di sicurezza elevato, è comunque consigliabile adottare anche altri strumenti di difesa. Solo in questo modo è possibile salvaguardare pienamente il proprio business e garantire la massima tutela della reputazione aziendale.
Tendenze future dell’autenticazione 3D Secure
Con l’aumento dei casi di furto d’identità e frodi online, l’uso del 3D Secure è destinato a crescere. Questa tecnologia di sicurezza sarà sempre più integrata nei processi di pagamento, diventando uno standard per garantire transazioni online sicure.
Un’evoluzione particolarmente attesa riguarda la maggiore compatibilità con i dispositivi mobili. Sempre più consumatori, infatti, acquistano da smartphone e desiderano un’esperienza rapida e senza ostacoli. Il protocollo di sicurezza, perciò, dovrà essere potenziato per garantire flussi di pagamento sempre più efficienti.
Allo stesso tempo, la diffusione capillare di internet spingerà un numero ancora maggiore di utenti verso lo shopping online. Questa tendenza renderà l’autenticazione 3D Secure un elemento ancora più centrale nelle transazioni digitali.
In Italia, questa evoluzione si intreccia con un altro fenomeno in forte crescita: i pagamenti contactless. Secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, infatti, i pagamenti digitali hanno superato quelli in contanti.
Il contactless è quindi oggi la modalità di pagamento preferita dagli italiani, rappresentando quasi il 90% delle transazioni elettroniche nei negozi, per un totale di 291 miliardi di euro (+19%).
Inoltre, i dispositivi POS sono passati da 2,7 a 3,5 milioni negli ultimi tre anni (+30%). Tra questi, spiccano soluzioni di ultima generazione come il Tap to Pay di myPOS, che permettono di accettare pagamenti contactless direttamente dallo smartphone.
Il futuro dei pagamenti in Italia sarà sempre più digitale, mobile e contactless. Il ruolo del 3D Secure, perciò, diventerà cruciale per garantire sicurezza e protezione in un mercato in continua evoluzione.
Come può myPOS aiutarti a implementare la protezione 3D Secure?
Fornitori di servizi di pagamento come myPOS offrono soluzioni avanzate per integrare facilmente il 3D Secure. Grazie all’autenticazione basata sul rischio e all’utilizzo di password, puoi garantire ai tuoi clienti pagamenti sicuri e semplici.
Scegliendo myPOS, avrai accesso a un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia. Potrai così entrare in una nuova era dei pagamenti online, caratterizzata da massima sicurezza e affidabilità.
Inoltre, potrai anche aprire un conto esercente a costo zero, collegato a una comoda business card gratuita. Questa ti permetterà di gestire le transazioni quotidiane e di accedere immediatamente ai fondi ricevuti, rendendo la gestione del tuo business più rapida e conveniente!
Domande frequenti
Il 3D Secure è obsoleto?
No, il 3D Secure non è obsoleto. Rimane un requisito fondamentale in molti Paesi del mondo per contrastare le frodi e garantire pagamenti online sicuri.
Quando è entrato in vigore l’obbligo di usare 3D Secure?
In Europa, in particolare in Italia, il 3D Secure è diventato obbligatorio a partire dal 31 dicembre 2020, in linea con la normativa PSD2 e la Strong Customer Authentication (SCA).
Come sapere se la mia transazione è protetta da 3D Secure?
Durante un pagamento online, potresti essere reindirizzato a una pagina separata per inserire una password o altre informazioni personali. In altri casi, invece, il protocollo 3D Secure potrebbe essere integrato direttamente nella pagina di checkout del commerciante.




