Mancia con il POS: come funziona?
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Mancia con il POS: come funziona?

Con la crescita dei pagamenti con carta, la mancia con il POS è diventata una pratica sempre più diffusa. Dai ristoranti ai bar, la possibilità di lasciare la mancia digitale è apprezzata sia dai clienti che dalle attività. Come funziona però davvero lasciare la mancia con il POS?

In questo articolo scopriremo tutto quello che bisogna sapere sulla mancia con carta di credito. Ti spiegheremo dove può essere utilizzata, come funziona una transazione con mancia e quali sono i vantaggi. Inoltre, analizzeremo le sfide e il ruolo delle normative fiscali sulle mance.

Continua a leggere per chiarire ogni dubbio su questa nuova abitudine di pagamento!

Dove si può lasciare la mancia con il POS in Italia?

Grazie alla diffusione dei terminali di pagamento moderni, la mancia con il POS è sempre più diffusa anche in Italia. Nei ristoranti, nei bar e nei taxi è ormai comune lasciare la mancia in formato digitale. A questa tendenza si stanno adeguando anche altre realtà, come saloni di bellezza, spa, hotel e servizi di consegna.

In generale, una transazione con mancia può essere accettata ovunque esista l’abitudine di lasciare la mancia. L’importante è che l’esercente disponga di un POS che supporti questa funzione.

Oggi, con l’adozione crescente dei pagamenti contactless, sempre più attività offrono l’opzione di mancia direttamente al momento del pagamento. Tuttavia, in Italia questa possibilità non è ancora diffusa come in altri Paesi. 

Inoltre, può capitare che l’esercente non abbia ancora attivato l’opzione di mancia sul suo POS. Se non sei sicuro che sia disponibile, perciò, meglio chiedere al personale prima di effettuare il pagamento POS.

Come funziona la mancia con il POS in Italia?

Come funziona la mancia con il POS in Italia?

In Italia, la mancia con il POS viene solitamente aggiunta direttamente al conto totale prima che la transazione venga elaborata. Non tutti i dispositivi, infatti, permettono di inserire la mancia separatamente.

Un altro equivoco comune riguarda le commissioni sulla transazione. Molti pensano che il commerciante paghi due costi distinti, uno per il conto e uno per la mancia. In realtà, i terminali di pagamento non funzionano in questo modo: il tutto viene gestito in un’unica operazione.

In generale, esistono due modalità principali di transazione con mancia nei pagamenti digitali. Vediamo come funzionano nel dettaglio.

Mancia sulla ricevuta

Questa modalità, oggi poco diffusa, è usata soprattutto quando i POS non hanno l’opzione dedicata alla mancia.

Ecco come funziona la ricevuta con mancia:

  1. Quando ricevi il conto, informi il cameriere che desideri pagare con carta. Se l’attività dispone di un terminale di pagamento portatile, l’operazione avviene direttamente al tavolo. In caso contrario, il pagamento viene effettuato al bancone.
  2. Dopo la transazione, ti vengono consegnate due copie della ricevuta. Sulla copia destinata all’esercente puoi scrivere l’importo della mancia che desideri lasciare. Per maggiore trasparenza, è consigliabile riportare la stessa cifra anche sulla copia cliente.
  3. Il personale provvede a registrare e processare l’importo aggiuntivo. In alternativa, puoi sempre scegliere di lasciare una mancia in contanti, anche se il pagamento con carta è già stato effettuato.

Anche se oggi è meno comune, questo metodo resta un modo semplice ed efficace per lasciare la mancia quando il POS non lo permette. Anche se richiede un piccolo passaggio in più, consente di mostrare in modo personale la propria gratitudine per il servizio ricevuto. Lasciare la mancia in contanti, invece, resta sempre un gesto immediato e molto apprezzato.

Mancia digitale sul POS

La modalità di transazione più diffusa è l’opzione di mancia direttamente sulla macchina POS. I dispositivi POS nei ristoranti sono generalmente progettati per includere un’opzione di mancia digitale, così che il cliente possa aggiungerla direttamente al conto.

Generalmente, il trasferimento della mancia sul terminale POS si svolge nei seguenti passaggi:

  1. Alcuni POS chiedono se vuoi lasciare la mancia subito dopo il pagamento con carta. In alternativa, possono mostrare un messaggio ancora prima di finalizzare la transazione.
  2. Sullo schermo compare la possibilità di selezionare una percentuale predefinita, ad esempio 10%, 15% o 20%. In alcuni casi, è possibile inserire anche un importo personalizzato.
  3. Il dispositivo calcola automaticamente la cifra aggiuntiva e il totale finale (conto più mancia) in base a quanto selezionato. L’importo complessivo viene quindi addebitato in un’unica operazione sul tuo conto.

Questa seconda modalità rende il pagamento delle mance semplice e veloce. Non solo permette di migliorare l’esperienza del cliente, ma anche di facilitare la gestione delle mance da parte dell’attività.

Come viene addebitata la mancia sulla tua carta in Italia?

Ora che sai come funziona la mancia con il POS, vediamo come viene addebitata sulla tua carta. Nei terminali di pagamento, la mancia viene solitamente inclusa direttamente nel totale della transazione ed è gestita, perciò, come un unico addebito. 

Questo significa che il commerciante non paga due commissioni separate. Il POS autorizza e finalizza l’importo complessivo in un solo passaggio, garantendo che la mancia digitale sia registrata correttamente.

Solitamente, lo stesso vale per il cliente. Tuttavia, anche se di norma le attività coprono le commissioni di transazione, alcune banche potrebbero applicare costi per il pagamento. In ogni caso, l’addebito avviene una sola volta sull’importo totale, che comprende sia il conto che la mancia.

In alcune attività italiane, soprattutto ristoranti, il conto finale può già prevedere un costo per “servizio” incluso. Questo importo serve a remunerare il personale e, di fatto, sostituisce formalmente la mancia.

In questi casi, lasciare un’ulteriore mancia con carta è del tutto facoltativo. Il cliente può decidere se aggiungere un importo extra oppure considerare già coperto il compenso per il servizio ricevuto.

Come ricevono le mance con POS i destinatari in Italia?

Il modo in cui camerieri e lavoratori ricevono le mance digitali varia in base alle politiche interne di ciascuna attività. In alcuni casi, le mance sono considerate di proprietà esclusiva del dipendente a cui sono destinate. L’attività copre eventuali costi di transazione e il lavoratore riceve l’intero importo senza doverlo condividere o subire trattenute.

In altre situazioni, le mance vengono accumulate in un fondo comune, non condiviso con il proprietario o la direzione dell’attività. Successivamente, alla fine della giornata, della settimana o del mese, vengono distribuite tra tutti i dipendenti. 

In Italia, non esiste un sistema standardizzato per la distribuzione delle mance con il POS. A seconda delle regole interne dell’azienda, i dipendenti possono ricevere le mance sia in busta paga che al termine del turno.

Regime fiscale delle mance digitali

Dal 2023, la Legge di Bilancio (n. 197 del 29 dicembre 2022, art. 1, commi 58-62) ha introdotto un regolamento sulle mance digitali nei bar, ristoranti e strutture ricettive. 

Le principali regole prevedono:

  • Le mance ricevute tramite POS o altri mezzi elettronici sono considerate parte del reddito del lavoratore. Sono sottoposte a un’imposta sostitutiva del 5%, purché non superino il 25% del reddito annuo e fino a un massimo complessivo di 50.000€.
  • Le eccedenze oltre questi limiti rientrano nel regime ordinario e vengono tassate con l’aliquota IRPEF progressiva.
  • Il datore di lavoro funge da sostituto d’imposta, trattenendo e versando la quota dovuta. Questo vale anche in presenza di lavoratori stagionali o con più rapporti di lavoro.

Pur non essendo prevista una detrazione fiscale sulle mance, il decreto offre comunque un aiuto a lavoratori e imprese. La gestione delle mance nel reddito è così più semplice, ma richiede comunque attenzione da parte delle aziende.

Vantaggi della mancia con il POS in Italia 

Vantaggi della mancia con il POS in Italia 

In Italia, la mancia con il POS si sta diffondendo rapidamente. Nel 2024, ad esempio, le transazioni con mancia sono aumentate del 41% rispetto all’anno precedente, rendendo i POS per bar e ristoranti sempre più necessari in queste attività.

Questo successo non è casuale. Lasciare la mancia digitale, infatti, offre numerosi vantaggi, sia ai clienti che alle attività.

Comodità e flessibilità

Consentire ai clienti di lasciare una mancia digitale offre grande comodità, soprattutto per chi non porta con sé contanti. Questo non solo aumenta la flessibilità dei clienti, ma incrementa anche la probabilità che il personale riceva una mancia.

Inoltre, i pagamenti con carta rendono i clienti più propensi a lasciare importi maggiori, perché non sono limitati dal denaro disponibile nel portafoglio.

Facilità di tracciamento

Monitorare e contabilizzare le mance con carta è più facile, sia per i clienti che per le attività. Gli estratti conto mostrano infatti chiaramente l’importo totale della transazione, garantendo massima trasparenza. Questo permette di risolvere facilmente eventuali controversie e avere una panoramica chiara sulle mance ricevute.

Accettare la mancia con il POS, inoltre, riduce il rischio di errori tipici della registrazione manuale delle mance in contanti. Questo è fondamentale per il rispetto delle normative fiscali e per garantire una distribuzione equa di quanto raccolto.

Preferenze dei clienti

Con la diffusione dei pagamenti digitali, offrire l’opzione di lasciare la mancia anche tramite carta di credito o debito permette di rispondere meglio alle preferenze dei clienti

Questo porta a una maggiore soddisfazione, fidelizzazione e miglioramento della reputazione dell’attività.

Sfide della mancia con il POS in Italia 

In Italia, la diffusione della mancia digitale porta con sé anche alcune criticità. Le attività, ad esempio, devono informarsi sugli obblighi fiscali sulle mance elettroniche e verificare eventuali limitazioni dei POS. Alcuni esercizi, inoltre, necessitano di sostituire i terminali per poter attivare l’opzione di mancia. 

Ecco i principali svantaggi della mancia con il POS da valutare prima di adottare la mancia digitale.

Ritardo nell’incasso

A differenza delle mance in contanti, che i dipendenti ricevono subito, le mance con carta richiedono tempi di elaborazione. A seconda del provider del terminal di pagamento, infatti, l’importo può impiegare 1-2 giorni per comparire sul conto dell’attività.

Di conseguenza, i dipendenti ricevono solitamente le mance con POS a fine mese, insieme allo stipendio. Questo ritardo può essere maggiore negli esercizi che adottano sistemi di tip pooling, come molti ristoranti e bar.

Possibile impatto delle commissioni

I terminali di pagamento comportano commissioni sulle transazioni, che possono ridurre l’importo finale ricevuto. In alcuni casi, le attività possono trasferire parte di queste spese ai dipendenti, diminuendo così la mancia netta.

Le mance in contanti, al contrario, garantiscono che i lavoratori ricevano l’intero importo lasciato dal cliente, senza deduzioni.

Tempi di accredito delle mance con carta in Italia 

In Italia, le mance lasciate con carta vengono elaborate insieme alla transazione principale e non come operazioni separate. I tempi di accredito possono variare: in genere, servono alcuni giorni prima che l’importo sia disponibile sul conto dell’attività. 

Tutto dipende dal provider scelto. Alcuni fornitori di servizi di pagamento, come myPos, offrono l’accredito quasi immediato. Altre aziende, invece, richiedono tempi più lunghi, anche a causa di protocolli bancari e procedure di verifica differenti. 

Nei trasferimenti internazionali, inoltre, i tempi possono allungarsi ulteriormente. In questi casi possono essere infatti necessarie ulteriori verifiche e l’applicazione della conversione valutaria.

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Sicurezza delle mance digitali in Italia 

Molti pensano che i pagamenti digitali siano più rischiosi rispetto ai contanti. In realtà, si tratta di un equivoco molto comune. I pagamenti con carta sono soggetti a severe normative di settore che li rendono molto sicuri.

In Italia, in particolare, i POS utilizzano sistemi di crittografia e procedure sicure, riducendo al minimo i rischi. Questo significa che la mancia con POS non solo è pratica, ma anche protetta da sistemi antifrode e contro la clonazione della carta.

Tuttavia, è sempre consigliato controllare i propri estratti conto per verificare eventuali errori o addebiti non autorizzati. Vediamo però quali rischi possono interessare le transazioni con mancia digitale.

Violazioni dei dati

Ogni transazione con carta comporta la trasmissione di informazioni sensibili, che possono essere esposte a rischi di violazione. I malintenzionati potrebbero tentare di colpire le attività per sottrarre dati e utilizzarli in frodi o furti d’identità.

Per contrastare questi rischi, gli esercenti devono rispettare gli standard di sicurezza PCI DSS (Payment Card Industry Data Security Standard). Queste regole prevedono verifiche periodiche, reti sicure e software sempre aggiornati per proteggere le informazioni dei clienti.

Chargeback e contestazioni

Le transazioni digitali possono essere soggette a chargeback, ovvero contestazioni da parte del cliente che richiede un rimborso. Ciò può avvenire sia per addebiti non autorizzati sia per insoddisfazione legata al servizio.

Per gestire al meglio queste situazioni, le attività devono mantenere registri accurati dei pagamenti e fornire ricevute dettagliate. In questo modo, è possibile tutelarsi in caso di reclami.

Tecnologie e misure di protezione

I provider di servizi di pagamento adottano strumenti avanzati di sicurezza, come crittografia e tokenizzazione. Tutto questo garantisce che i pagamenti e le transazioni con mancia vengano processati in modo sicuro. 

Inoltre, molti sistemi prevedono anche l’utilizzo di autenticazione a più fattori e audit di sicurezza periodici. Questi aumentano ulteriormente la protezione delle transazioni e dei dati sensibili, prevenendo accessi non autorizzati.

Tendenze future nella tecnologia per le mance con POS in Italia 

Nel prossimo futuro, l’utilizzo della mancia con POS è destinato a crescere e a evolversi ulteriormente. Nonostante le sfide, la diffusione del pagamento contactless rende infatti sempre più comune l’uso della carta rispetto ai contanti.

In Italia, in particolare, l’uso dei pagamenti contactless è in aumento. Questo spingerà sempre più attività a offrire la possibilità di lasciare la mancia con il POS. Strumenti come wallet digitali, pagamenti da smartphone o via QR code, inoltre, renderanno il processo ancora più rapido e conveniente.

Infine, software di contabilità e strumenti di reportistica permetteranno alle attività di analizzare meglio le abitudini di pagamento dei clienti. Questo permetterà di comprendere i pattern delle mance, ottimizzandone la gestione digitale.

Domande frequenti

Quando paghi con il bancomat o la carta, puoi aggiungere l’importo della mancia direttamente al totale del conto. In molti POS è addirittura presente un’opzione dedicata che permette di selezionare la mancia prima di confermare il pagamento. In alternativa, puoi comunicarla al cameriere che la inserirà manualmente.

Puoi lasciare la mancia sia in contanti sia tramite pagamento elettronico. Nel caso di mance digitali, queste vengono poi registrate e distribuite correttamente al personale, senza passare come ricavo dell’azienda. Il rapporto tra cameriere e mance rimane così trasparente e i lavoratori hanno la garanzia di ricevere quanto spettante.

Le mance devono essere separate dai ricavi aziendali perché non costituiscono un guadagno dell’impresa. Con il POS, l’importo della mancia può essere identificato in automatico e distinto dal totale. È comunque consigliabile mantenere un registro dedicato con data, importo e destinatari, così da garantire trasparenza e ridurre errori contabili.

Le mance devono essere inserite nella busta paga dei dipendenti come erogazioni liberali. Sono soggette all’imposta sostitutiva del 5% e non incidono sui contributi previdenziali né sul TFR.

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